La cura dei dettagli. È ciò che nasconde la complessità dietro un’apparente semplicità.
Come in Steve McQueen dei Prefab Sprout, anche in Been Around di A Girl Called Eddy, al secolo Erin Moran, sono le sfumature a fare la differenza. In ogni brano, ad ogni ascolto, emerge un nuovo particolare che lo impreziosisce.
Il ritorno sulla lunga distanza della cantautrice del New Jersey a sedici anni dall’esordio eponimo, pubblicato per la spagnola Elefant Records, alterna con sapienza ballate dolenti (Charity Shop Window, Not That Sentimental Anymore, Fineset Actor) a brani più sostenuti (Jody, Two Hearts).
Curati gli arrangiamenti in tutti gli episodi, perfetti e puntuali sia nel rafforzare le ritmiche che nell’enfatizzare le melodie. Un pop maturo, mai stucchevole, venato di jazz e soul, che rimanda insieme al carattere di Chrissie Hynde (Someone’s Gonna Break Your Heart), alla sapienza di Carole King e, soprattutto, alla Laura Nyro di Eli And The Thirteenth Confession. Sul comodino la foto di Dusty Springfield (abbracciata a Burt Bacharach).
Tutto è al suo posto, lasciando un senso di calore e conforto al quale si torna più volte con piacere.
Come in Steve McQueen dei Prefab Sprout, anche in Been Around di A Girl Called Eddy, al secolo Erin Moran, sono le sfumature a fare la differenza. In ogni brano, ad ogni ascolto, emerge un nuovo particolare che lo impreziosisce.
Il ritorno sulla lunga distanza della cantautrice del New Jersey a sedici anni dall’esordio eponimo, pubblicato per la spagnola Elefant Records, alterna con sapienza ballate dolenti (Charity Shop Window, Not That Sentimental Anymore, Fineset Actor) a brani più sostenuti (Jody, Two Hearts).
Curati gli arrangiamenti in tutti gli episodi, perfetti e puntuali sia nel rafforzare le ritmiche che nell’enfatizzare le melodie. Un pop maturo, mai stucchevole, venato di jazz e soul, che rimanda insieme al carattere di Chrissie Hynde (Someone’s Gonna Break Your Heart), alla sapienza di Carole King e, soprattutto, alla Laura Nyro di Eli And The Thirteenth Confession. Sul comodino la foto di Dusty Springfield (abbracciata a Burt Bacharach).
Tutto è al suo posto, lasciando un senso di calore e conforto al quale si torna più volte con piacere.