AAVV – Brand New Wayo

Una chicca da avere, senza se e senza ma.

Edita nel 2011 dalla Comb & Razor Sound questa compilation raccoglie il meglio del meglio del meglio della produzione afrodisco nigeriana dal 1979 al 1983.

Perché proprio quegli anni?
E’ il periodo in cui la Nigeria, dopo l’approvazione della nuova costituzione (1977) e le conseguenti elezioni democratiche, era guidata da Shehu Shagari, destituito appunto nel 1983 da un colpo di stato militare.

Anni di ottimismo e prosperità, anni persino spensierati, ma fugaci.

Però fu un periodo sufficiente per la nascita della Phonodisk ed altre etichette indipendenti, sintomo del rinnovato spirito imprenditoriale locale; fu abbastanza perché un’intera nazione sfogasse la pressione accumulata in anni sanguinosi e totalitari sulle piste da ballo di Lagos, Abuja, e ogni altra città; e i dj a presiedere questi riti collettivi, non semplici selezionatori, ma veri e propri catartici direttori d’orchestra.

Brand New Wayo: Funk, Fast Times & Nigerian Boogie Badness 1979-1983 è una grande testimonianza di quella liberazione sudata, di quell’ottimismo sbattuto in faccia al mondo, sempre sul fino dell’edonismo. Di quel pulsare corporeo, sensuale e sessuale.

Wayo, infatti, vuol dire scaltro, truffaldino: un diretto richiamo a questa musica lieve lieve, tanto zeppa di suoni e idiomi provenienti dall’emisfero nord (e dallo Studio 54) quanto di poliritmie africane, magari sintetizzate, stilizzate, ma anche per questo irresistibili; un richiamo anche al gioco di ruolo uomo/donna lì, sulla pista da ballo, dove tutto è permesso.

A differenza di altre raccolte (viene in mente soprattutto Nigeria 70: The Definitive Story Of 1970’s Funky Lagos, uscita nel 2009), Brand New Wayo punta decisa sul groove ciondolante e direttissimo di quel quadriennio sfrenato, che non aveva granché di tradizionale e terzomondista.

Un suono che fece tutto il giro, dalla disco pura dei Bee Gees si mischiò alle poliritmie africane e fu riportato a New York dai Talking Heads di Remain In Light.