Dischi

Abiku – Technicolor

abiku-300x300Technicolor è un album di indie pop sospeso tra l’estasi e la concretezza, radicato in una everyday life che forse, agli Abiku, non sembra proprio esaltante.

E’ però un’occasione ghiotta per lasciare libere le chitarre ed i pensieri, per osservare e curare i dettagli, smussare gli spigoli fino a farli diventare carezze. Grandi, rumorose, ma pur sempre carezze: “come se per avere ragione servisse una canzone da cantare“.

Anticipato da Vieni A Vivere Con Me (Quando TI Addormenti) (che poggia sulla  splendida voce di Virna Angelini, sensuale e leggera), questo album è fatto in egual misura di consapevolezze e sogni: come fossero facce inscindibili di una stessa moneta, o un gioco di specchi e riverberi, pesi e piume.

Si potrebbe prendere ad esempio Saint Etienne, con le ragazze con vestiti a fiori che raccontano al telefono «le fasi decisive della stagione delle migrazioni», o la title track con la sua contraddizione «io quando avevo la vostra età stavo male… dimenticavo il mio diritto di amare […] io quando avevo la tua età stavo bene, e lei… la portavo tutti i giorni al mare», o ancora, In Nuova Zelanda con i suoi dischi di riverberi anni ’80.

Technicolor è un album sulle stagioni, sulla crescita, costruito su (e nei) sabati sera malinconici ed incalzanti, tra perdite ed incontri.
Spesso solleva un turbinìo sonico, poche volte si ferma a specchiarsi; quando lo fa, succede nel cielo teso di viola.
Si arrotola ed incalza fino alla domanda che cristallizza queste vite perennemente sospese nei vent’anni: «storie consumate nelle stazioni, oltrepassando la linea dei binari / riesci ancora a conciliare i sentimenti con gli orari..?». E via così, in meraviglioso moto perpetuo e coloratissimo. Come l’alternarsi delle stagioni, appunto.

1 comment on “Abiku – Technicolor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *