Dischi

Animatronic – REC

In fondo è un buon anno per chi si sente un po’ orfano dei Verdena, che come sempre si stanno prendendo un sacco di tempo tra un album e l’altro (forse anche di più: Endkadenz è del 2015!).

C’è stata l’edizione speciale per il 20° anniversario del loro disco d’esordio, Alberto Ferrari ha girato in lungo ed in largo con gli ottimi I Hate My Village e ora tocca al fratello Luca con il progetto Animatronic.

Lui, ovviamente, ci mette la potenza esplosiva della batteria, Luca ‘Worm’ Terzi la chitarra ed il percussionista Luca Atzori il basso.

E probabilmente prima di ascoltare per intero Rec – registrato dal vivo al famoso studio-ex pollaio di Albino, interamente su nastro e mixato da Alberto Ferrari – la prospettiva di 50′ integralmente strumentali che mischiano stoner, psichedelia strisciante e hard rock come una specie di versione più asciutta e minimale dei Motorpsycho poteva non sembrare gran cosa.

Ma poi, appunto, Rec: c’è tanta potenza da abbattere foreste e palazzi, ci sono oscillazioni da far venire le vertigini e rumori inseriti qua e là, c’è la chitarra che è pugno nello stomaco ma anche erba e filo spinato, svolazzo astratto; c’è una creatività violenta nel modo di percuotere la batteria.

C’è, in fondo, che Rec è una deflagrazione che si espande attraverso una stereofonia vintage e va ad occupare tutto lo spettro sonoro lasciando esterrefatti.

Un album (pubblicato da La Tempesta Dischi) nato come un passatempo, un gioco, e che tale riesce a rimanere. Ma il suo animo leggero nasconde un potenziale serissimo.