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Architecture Of The Universe – Il Grande Freddo

architecture-of-the-universePochissimi secondi e… cazzo, i Mogwai! Cos’è, Young Team?!
No, sono gli Architecture Of The Universe da Firenze.
Ma la vibrazione è quella: post rock anni ’90, liscio come non se ne sentiva da tempo (in Italia, e fuori).

Con la giusta complessità, diciamo. Senza concessioni ai ritmi squadrati del math rock, senza annaspamenti sintetici (tentazione di molti).

Chitarre che disegnano cerchi, volteggiano ed esplodono fragorose; campionamenti isolati, abissali: c’è tutto. Un già sentito sublime, insomma (peraltro in una materia in cui per scadere nel pallore basta un secondo solo).

Questo Il Grande Freddo (btw, artwork fantastico – e di legno!) è una dichiarazione d’amore e insieme un biglietto da visita di quelli pregevoli. Il primo passo, infatti, è sempre dominare i fondamentali (insegnava Michael Jordan), poi servirà altro.

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