Dischi

Bibio – Ribbons

Ribbons ha proprio quel fascino lì, quello della primavera che si dischiude in slow motion.

Per il suo decimo album, settimo sotto Warp, Bibio torna a costruire brani bucolici, per lo più acustici, tanto delicati che sembra di osservare l’erba bagnata asciugarsi pian piano e distendersi al sole.

Il suo cuore pulsante sembra essere Pretty Ribbons And Lovely Flowers, messa lì a metà è praticamente l’unica concessione a pattern marcatamente sintetici ed è il battito dal quale tutto promana; la successiva Erdaydidder-Erdiddar sconfina nei  Sigur Rós di Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaus, solo con molto meno vigore; Old Graffiti è una piccola scossa, una piccola carovana di insetti; sul finale, Under A Lone Ash e (soprattutto) Valley Wulf sono due meravigliose micro-sinfonie di corde elettriche.

Ribbons può non essere facile, perché vive di una dinamica priva di scosse e perennemente sussurrata. È un continuo tendere, una contemplazione mistica ed ipnotica. Però il messaggio di Bibio è proprio questo: il valore della quiete, del silenzio, dell’attenzione e della dedizione.