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Black Devil Disco Club – Black Devil Disco Club

«Ogni tanto essere avanti con i tempi è una fregatura»: la disillusione di Bernard Fevre racchiude tutta l’essenza  del suo progetto Black Devil Disco Club.

Perché difficilmente dopo decenni di disco music, Chicago house, Nightmares On Wax e Daft Punk vari oggi qualcuno potrebbe davvero credere che Black Devil Disco Club (o forse solo Disco Club? – non s’è mai capito) sia datato 1978.

Se vi aspettate la storia di un album di cui s’era persa la memoria e che però ha influenzato il suono dei successivi due decenni: no. Di Disco Club s’era persa la memoria e basta.

Perché la storia è sempre scritta dai vincitori, o quantomeno dalla loro prospettiva e qui il vincitore è Giorgio Moroder: la scintilla della disco music fu accesa da lui, dal successo della sua From Here To Eternity e di I Feel Love, e spazzò via tutto. I Black Devil Disco Club avevano faticato a mettere insieme un album, non avevano le risorse per competere, non una vera e propria etichetta né la vocazione internazionale o il pedigree; poco importa che fossero arrivati agli stessi risultati di Moroder in termini di suono. Fevre mollò e chiuse il progetto in uno scantinato della sua amata Parigi.

Tutto finito lì, salvo che nei primi duemila una copia di Black Devil Disco Club – comprata per 20 pence ad un mercatino delle pulci – finì nelle mani giuste: quelle della Rephlex Records di Aphex Twin. Fu rintracciato Bernard Fevre e finalmente il disco fu ripubblicato con la giusta attenzione (era il 2004), ma in molti trovarono del tutto incredibile il suo viaggio.

È una storia a lieto fine: nessuno ridarà a Fevre il suo momento ma da allora è tornato a produrre, e ci troviamo a che fare con un album poderoso ed eccitante. Mezz’ora di cassa dritta, poche stronzate e tantissime pulsazioni con i sintetizzatori che fanno incursione nello spazio senza troppi complimenti (un passo più in là e saremmo in piena space-disco) e su tutto queste linee vocali spesso incomprensibili ma che rendono tutto semplicissimo e cantabile.

Una bella scarica di adrenalina. In un qualsiasi giorno lavorativo, Black Devil Disco Club è perfetto per ricordarsi che part of the weekend never dies.