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Boards Of Canada – Geogaddi

20060724233151Geogaddi-1024x938Una volta ho lasciato risuonare Geogaddi in un bosco, in piena notte: ho avuto paura.

Le sue tessiture si spandevano nel buio, rimbombavano tra gli alberi, volteggiavano come fantasmi; i suoi beat diventavano passi, scricchiolii del peso di creature che si avvicinavano.

Mi sono sentito in pericolo perché in quel momento, io non esistevo. C’era solo la natura, e quello era il suo riverbero, ed io – semplicemente – ero impotente.

Ho riascoltato Geogaddi molte volte: guidando, passeggiando, leggendo, scrivendo… e ogni volta, ogni santa volta, c’è qualcosa di fenomenico, ultracorporeo ed irrazionale che mi inquieta.

Dico questo perché la musica che i Boards Of Canada hanno infilato in questo disco, in questi 66’6″ (…), non può essere descritta se non attraverso le sensazioni che provoca. Perché ci sono pochi punti fermi, miliardi di dettagli sottili, moltissima scienza che va a comporre – senza mezzi termini e senza nessuna forzatura contraddittoria – qualcosa di assolutamente irrazionale.

Eppure Geogaddi è ipnosi, è un ciclo di elementi che si ripropongono in forme ogni volta diverse. Beat che sono lastre di ghiaccio colte nell’esatto momento di frantumarsi, vociare di anime di bambini, raggi di sole nucleare, scrosci elettrostatici: in un infinito ripetersi di costanti, è come se i BoC fossero arrivati al grado zero dell’io e l’avessero fatto deflagrare nell’ecosistema.

Una stregoneria potente e irreversibile, in cui la quiete non è mai tale, e ogni esorcismo si rivela inutile.

1 comment on “Boards Of Canada – Geogaddi

  1. Pingback: Boards Of Canada - Music Has The Right To Children – Non Siamo Di Qui

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