Dischi

Coldplay – Mylo Xyloto

Mylo-Xyloto-300x300Parachutes? Acerbo e bellissimo. A Rush Of Blood To The Head? Il disco perfetto. X&Y? Un po’ tronfio, ma sensato. Viva La Vida? Tutta colpa (o merito) di Brian Eno.

Tra dieci anni (forse meno, visto come va veloce l’orologio ora) riguarderemo a Mylo Xyloto e penseremo che sia l’equivalente di quello che gli U2 avevano combinato con Pop: un disco costruito attorno alla voglia di piacere a tutti (e non di arrivare a tutti) più che sulle canzoni.

È così: il nuovo lavoro dei Coldplay non bada tanto alla scrittura, come fosse scontato che quello che esce dalla penna di Chris Martin sia sopra la media (salvo il fatto che proprio questo disco dimostra che così non è).

Al centro di Mylo Xyloto ci sono gli iperarrangiamenti radiofonici, le strizzate d’occhio alle classifiche di entrambe le sponde dell’Atlantico, e la voglia di unire tutti sotto al palco: mamme e figlie, colletti bianchi e working class, fidanzati – accompagnatori e maglioncini indie. Da questo punto di vista siamo nel campo dell’imperdonabile.

Però il punto è anche che quello che fanno, i Coldplay lo fanno anche parecchio bene, e alla fine preferiamo di gran lunga che siano loro ad invadere l’airplay piuttosto che Lady Gaga o Rihanna (ooops, c’è anche il suo zampino qui!).

Quindi Mylo Xyloto è un esperimento (?) per certi versi riuscito: la presenza di Brian Eno è limitata a pochi circoscritti bozzetti, le canzoni trascinanti (a parte che Every Teardrop Is A Waterfall fa solo venire voglia di imbarcarsi sulla Delorean e cancellare per sempre gli anni ’80), e  – per chi è ormai anestetizzato dalla radio – potranno sembrare anche bellissime.

Ma si traduce in una scelta di campo: preferite i Coldplay essenziali, esistenziali, asciutti o quelli da stadio, enormi, colorati e pieni di cliché e oh-oh-ooooooh? Quelli da sbornia magari un po’ triste o quelli che suonano ruffiani come Peter Gabriel e che vanno a  braccetto con Rihanna?

No perché i primi saranno solo vostri, per sempre; gli altri toccherà condividerli con folle oceaniche, e a forza di voler arrivare fino all’ultima fila il suono diventa più forte, la confusione e l’euforia salgono, e il messaggio si annacqua e plastifica le solitudini.

Vedete voi, a fine giornata, cosa preferite.

2 comments on “Coldplay – Mylo Xyloto

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