Si è chiuso ieri, sabato 3 novembre, il tour di Io Tra Di Noi, quarto album di Dente.
Per l’occasione, il cantautore di Fidenza si è regalato una cornice speciale, il Teatro Duse di Bologna.
Sul palco con il fido trio (Sig.Solo alle tastiere, Gianluca Gambini alla batteria e Nicola Faimali al basso) ha voluto con sè anche Mirko Onofrio (fiati e xilofono) e Lucia Sagretti (violino) già con Brunori Sas, Ricardo Fischmann (tastiere) e Daniel Plentz (percussioni) dei Selton.
Trenta canzoni per due ore abbondanti di musica, divise in due parti. Scaletta decisa dal pubblico tramite voto on line. Si pesca da tutto il repertorio, da Un Bacio E Un Omicidio dell’esordio Anice In Bocca, passando per il meglio di Non C’è Due Senza Te e L’Amore Non E’ Bello. In aggiunta, due convincenti interpretazioni di Prospettiva Nevski di Franco Battiato e Vendo Casa di Lucio Battisti.
Nonostante la durata impegnativa dell’esibizione, Dente non si risparmia, scherzando sino all’ultimo con il pubblico fra un brano e l’altro, come d’abitudine, ed emozionandosi profondamente in alcuni momenti. Band e ospiti supportano splendidamente (nonostante l’acustica inizialmente non sembri delle migliori) e proprio alcuni arrangiamenti alternativi e certe dilatazioni sono il valore aggiunto di un concerto di per sè già significativo e partecipato dal pubblico con entusiasmo.
Se la sequenza dei pezzi soffre, a giudizio di chi scrive, di un eccessivo sbilanciamento verso l’ultimo abum e di alcuni risultati rivedibili (un brano come La Settimana Enigmatica è risultato il secondo meno votato), colpisce come, dopo più di venti pezzi eseguiti, ci si sorprenda con piacere d’aver scordato esistenza e valore dei successivi. Si parte da Scanto Di Sierene, si passa per il “quartetto pesante” Ti Regalo Un Anello, Casa Tua, Parlando Di Lei A Te e Due Gocce e si prosegue con Canzone Di Non Amore, Sogno e A Me Piace Lei. C’è spazio anche per Ciao Ciao Bell’Amore Mio, brano scritto e cantato da Faimali, per l’occasione alle tastiere. Brividi per La Presunta Santità Di Irene, doppia velocità per Quel Mazzolino. A chiudere, dopo una trascinante Rette Parallele, apoteosi finale con il trittico Vieni A Vivere, Baby Building e Buon Appetito.
Tutto a conferma del talento di un artista capace di scrivere alcuni dei brani più intelligenti, piacevoli ed emozionanti degli ultimi anni.
Bene. Bravi. Niente bis (e sarebbe stata dura per tutti).
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