Dimmi che Mi Ami: Sette volte sì.

Manca pochissimo ad un appuntamento a cui i redattori di Non Siamo Di Qui sono particolarmente affezionati: il Mi Ami. Il festival ormai è alla settima edizione e diventa ogni anno un’occasione di ritrovo e di condivisione della passione per un certo tipo di musica: quella che potete chiamare musica bella o tutta roba italiana, come preferite. Ma di fatto è anche la possibilità concreta di vedere riuniti in pochi giorni molti gruppi anche medi e piccoli che solitamente se ne stanno sparsi per la penisola durante l’anno.

Per tutte le informazioni del festival vi rimandiamo al sito con programma e informazioni ufficiali, e alla RockIt Compilation numero 29 con una carrellata di preview in forma di ascolto. Se passate dall’Idroscalo nel fine settimana battete ‘un colpo’ con una mention su Twitter @nonsiamodiqui e appariremo magicamente dal nulla per condividere un sottopalco, bere una birra assieme o semplicemente fare due chiacchiere.

Sappiamo benissimo che non serverimo noi come motivazione per venire a sentire nomi come Massimo Volume, Verdena, Casa del Mirto, Casino Royale o I Cani (e ne abbiano nominati comunque pochissimi dei più conosciuti che ci saranno nelle tre serate). Facciamo invece due brevi approfindimenti per una manciata di gruppi che potreste esservi persi fra l’uscita di un disco e l’altro.

Partendo dagli Egokid, ad esempio, e la loro ultima pubblicazione Ecce Homo, album uscito all’inizio dell’anno. Fra i pezzi più famosi sicuramente Come Un Eroe Della Marvel. Forse la definizione migliore che abbia trovato è il fatto che possano essere inquadrati come pop elegante, come una narrazione sottile di momenti storie e vicende personali. E forse questa è anche una delle motivazioni per cui possono passare un po’ più in sordina rispetto a gruppi che hanno richiamato più interesse con testi marcati o scelte musicali intraprendenti. Diciamolo però: l’ascolto di melodie come quelle degli Egokid fa sempre un gran bene.

A dare il la dal Parco Pertini nell prima giornata di venerdì i Deluded by Lesbians. Sembra che il loro nome alternativo fosse Amici del Kebab, e sorvoliamo su questo siparietto comico che mi ha fatto scoprire l’informazione. Di fatto i pochi pezzi che hanno all’attivo sono validi anche se decisamente eccentrici. Vi consigliamo Don’t Laugh for Me Argentina.

Più o meno in contemporanea nella cornice più ovattata de La Collinetta spazio a Denise: giovane cantautrice premiata nel 2010 da RockIt che, a mio parere, ha semplicemente il difetto di essere figlia di un periodo con necessità a ricerche in altre direzioni. L’ultimo anno e mezzo di musica italiana è stato ricco di testi impegnati, in italiano e fortemente orecchiabili. Pezzi come Burning Flames rappresentano dei piccoli fiori di pregio forse un po’ troppo fini a se stessi per trovare davvero spazio nella maggior parte del pubblico…

Smart Cops, from La Tempesta Dischi with love. In realtà dovreste (potreste almeno) avere almeno un paio di riferimenti, ad esempio dovreste ricordare le giacche di pelle gli occhiali neri e la forza di un pezzo come Il Cattivo Tenente.

Finiamo un primo appunto con i Welcome Back Sailors che partono con una marcia in più perché sono uno dei frutti di We Were Never Being Boring Collective che a noi sta particolarmente a cuore. Ma al di là di questo si tratta di un tipo di sonorità che ha riscosso successo all’estero proprio perchè più vicina alle ultime tendenze internazionali che a quelle di casa nostra, cercando di eludere il concetto un po’ restrittivo di italo disco con la semplice scelta di usare sintetizzatori, tastiere e ritmiche in modo dosato, quasi a crare ricami. Non per tutti ma sicuramente interessanti. Skateboard poco conosciuta ma decisamente bella.

Se avete iniziato a prendere appunti tenete carta e penna a portata di mano perché torneremo quanto prima con un’altra manciata di suggerimenti per il Mi Ami 2011.