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Donato Zoppo – Something, il 1969 dei Beatles e una canzone leggendaria

Una volta incontrai Michael Jackson alla BBC. L’intervistatore fece un commento su Something e Michael disse: «ah ma l’hai scritta tu? Ho sempre pensato fosse di Lennon/McCartney!»

Donato Zoppo scrive la perfetta introduzione a quella meraviglia che è Something ed alle altre amenità leggendarie che porta con sé.

Racconta l’origine, la gestazione e le vicissitudini del brano scritto da George Harrison e poi finito su Abbey Road, chiude con una carrellata sulle sue reinterpretazioni: da quelle meno probabili a quelle in cui il Beatle tranquillo confidava (chissà poi quanto speranzoso).

Un volumetto edito da GM Press che ha alcuni evidenti pregi: la facilità dello stile; il tenersi ben lontano da qualsiasi riflessione particolarmente filosofico-sociologica (scordatevi qualcosa come Like A Rolling Stone di Greil Marcus – e conseguenti sbadigli – anche perché non ci sarebbero comunque le premesse per un’analisi del genere); la prospettiva, perché comunque Something non pare scindibile dal contesto in cui è nata (l’incredibile ultimo anno dei Fab Four).

Something, il 1969 dei Beatles e una canzone leggendaria si legge facile, è breve. Vuol dire che ci sarebbe anche altro da dire, ma anche che è fatto apposta così, per allietare un pomeriggio casalingo di quelli che ci si alza solo per girare Abbey Road dal lato a al lato b.