Dischi

Giardini Di Mirò – Good Luck

Good-luck-300x300Good Luck, per stessa ammissione dei diretti interessati, è un augurio (mattutino), e nemmeno granché speranzoso. Anzi, sembra sussurrato a mezza bocca e senza grandi aspettative.

Non c’è granché da stare allegri con questo disco: i Giardini Di Mirò suonano come grosse foglie scaraventate in giro e ingiallite dall’autunno. Come certa bellezza piene di crepe.

Piegano le lunghe fughe strumentali alla forma-canzone, come se i dischi pubblicati da dieci anni a questa parte fossero stati in fondo una lunga rincorsa verso questo, verso un album di otto tracce dolenti ed eteree.

Insomma, i Giardini Di Mirò smettono di essere un film muto ma si tengono ben lontani dal technicolor.

Sì, non inganni Time On Time, che è effettivamente una delle cose più pop mai scritte dai GdM: chi non riconoscerebbe nella propulsione basso/batteria l’incedere oscuro del post punk (e lo stesso sulla title track, unico strumentale)?

Non c’è l’urgenza di Dividing Opinions: qui i Giardini tirano in mezzo gli amici, come Sara Lov (su There Is A Place), Stefano Pilia e Angela Baraldi (rispettivamente alla chitarra e alla voce su Spurious Love – un crescendo che non esplode mai), e il risultato è intenso come una polaroid sbiadita.

Loro dicono di aver smesso di guardare il pop in orizzontale, da sdraiati sul divano.  Questione di forme, di geometrie, di prospettive e di autunni sulle spalle. E dicono anche di essere sempre stati dei romantici. E con Good Luck per la prima volta hanno dato una forma al loro concetto di amore.

1 comment on “Giardini Di Mirò – Good Luck

  1. Pingback: Giardini Di Mirò - Different Times – Non Siamo Di Qui

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *