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HEALTH – Death Magic

health_death_magicA ben sei anni dall’ultimo lavoro in studio (Get Color) gli HEALTH tornano con questo Death Magic ed è subito… frastuono?

Nemmeno troppo, nel senso: a quello ci hanno ben abituati.

Piuttosto, oggi c’è di nuovo che la spina dorsale del loro consueto fragore viene ammorbidita da scorribande che flirtano con il synth-pop, tanto che a tratti pare di ascoltare una versione horror dei Depeche Mode.

Forse il merito (?) è anche del tocco di Andrew Dawson, ingegnere – tra gli altri – di Kanye West.

Però ecco, nel suo insieme Death Magic è altalenante: martella e langue senza soluzione di continuità e alla lunga probabilmente eccede nel suo voler essere accessibile pur mantenendo intatto il fascino di una band che ci ha abituato a ben altro piglio.

In questo marasma – che pare dominato da una certa ossessione per la vita ed il suo imperterrito affievolirsi – non mancano gli episodi degni di nota: il primo singolo New Coke, ma soprattutto Stonefist (miglior realizzazione di quello che gli HEALTH vorrebbero essere: post-punk, post-noise, post-synth) e la conclusiva Drugs Exist, spettrale, ossessiva e quasi solenne; è il momento in cui tutto si squaglia e scivola via, verso la prossima inquietante ossessione.

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