Appunti

Intervista: Nova Drones

L’ep di debutto dei Nova Drones (in free download su bandcamp) ci aveva più che incuriosito.
Abbiamo scambiato qualche mail con Michael Grellman, ecco il risultato.

Michael, come sono nati i Nova Drones? E chi sono le persone che lavorano con te al progetto?

I Nova Drones sono nati come un side project, una pausa che mi sono preso dai Trevor Won’t, un’altra band di San Francisco per cui suono la batteria. All’inizio erano un modo per dare sfogo alle mie composizioni, che così che non dovessero uniformarsi ad un determinato genere o avere l’approvazione di altre persone. Alla fine ho iniziato a registrare e coinvolgere altri musicisti nel processo creativo, e ora questo progetto ha un nome, ma non una line up ufficiale. Comunque ci sono alcune persone che mi hanno aiutato molto, come Molly Ponkevitch, la voce femminile che sentite su alcune canzoni, e che suona anche la chitarra nella cover di Rocket Man. Comunque il songwriting e la produzione sono farina del mio sacco.

Al primo ascolto sembra che il suono dei Nova Drones debba molto agli Spacemen 3. Ma cosa ascolti, da dove viene l’ispirazione?

Gli Spacemen 3 sono una delle mie più grandi influenze. The Perfect Prescription è sempre stato uno dei miei dischi preferiti.. e il loro concetto di psichedelia minimale ha molta influenza sulla mia musica. Ma oltre a loro, altre band ancora più minimalistiche trovano posto nei Nova Drones, tipo i Glaxie 500 e i Velvet Underground. Ho sempre adorato il sound acustico, potente e oscuro di The Velvet Underground & Nico. Però per il secondo EP sto guardando altrove, verso un suono più stratificato e elaborato, simile a quello di band come i My Bloody Valentine e Telescopes.

Perché la cover di Rocket Man?

E’ stato il contributo di Molly Ponkevitich all’EP. La prima volta che l’ho conosciuta, mi suonò la sua versione di Rocket Man. Mi sembrò una versione così dolce e delicata che il giorno stesso la registrammo. Alla fine l’ho lasciata in gran parte com’era quando lei la suonò davanti a me.

I Nova Drones non hanno ancora un’etichetta. Ce n’è allora qualcuna con cui ti piacerebbe collaborare? 

Al momento l’idea di firmare per un’etichetta è più che altro un sogno. Questo progetto è decollato così velocemente che non ho avuto nemmeno tempo di pensare ad una cosa del genere. Se proprio devo fare qualche nome, mi piacerebbe lavorare con etichette come la Mexican Summer o la Slumberland.. ma alla fine, andrebbe bene qualunque etichetta a cui la mia musica interessi davvero.

L’artwork dell’EP Nova Drones è essenziale, ma molto riuscito.. di chi è opera?

Grazie! In verità è un mio stencil, che risale a quando ancora non mi occupavo di musica. Comunque, finito l’EP ho capito che quell’immagine catturava benissimo il messaggio che volevo trasmettere.

San Francisco è idealizzata per il rock psichedelico della fine degli anni ’60.. Ma quali sono le ultime evoluzioni della sua scena musicale?

Non è una cosa facile per me da dire.. ho solo 20 anni. Ma ho passato gli ultimi anni a frequentare molto la scena musicale della città e vedo che c’è una grande considerazione per alcune band garage rock tipo Wooden Shijps e Thee Oh Sees. Sono contento di sentire che San Francisco viene di nuovo riconosciuta per la sua musica, dato il ruolo che ha avuto nella nascita dell’indie rock all’inizio degli anni ’60.

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