Dischi

Jay Daniel – Broken Knowz

jay_daniel_broken_knowzJay Daniel non è propio un novellino, anzi da qualche anno ormai è probabilmente il più interessante beatmaker di Detroit, di per sé non un posto qualunque.

Broken Knowz è il suo debutto sulla lunga distanza e torna tutto una volta chiarito che il ragazzo aspira ad essere considerato un musicista piuttosto che un dj e si autoproclama, a conti fatti, un batterista.

E’ proprio la spinta ritmica l’aspetto giù affascinante della questione: tutti i beat qui sono fatti in casa, non programmati su una macchina; e per homemade va inteso che Jay Daniel li ha proprio registrati, pezzettino per pezzettino nel basement di sua madre, e usati per creare questo disco.
Viaggiando attraverso queste nove tracce pare di scorgere qualunque cosa: da Tony Allen a vostro cugino che sbatacchiava la forchetta sul bicchiere per richiamare l’attenzione durante il matrimonio dell’altro giorno: suona tutto tremendamente live e concreto pur se sovrapposto, filtrato, ficcato in loop severi.

Synth minimali e andamento sincopato: Broken Knowz crea una sorta di ambiente autosufficiente e solitario, ai limiti dell’autismo; il suo generale andazzo funky e l’approccio jazzato (ricorda in alcuni passaggi Tongues, collaborazione tra Steve Reid e Kieran Hebden) lo portano distante dalla scena techno di della Motor City – abbracciata con maggior convinzione da Jay Daniel nelle precedenti uscite – conferendogli però un fascino di accessibilità assoluto.