The Jimi Hendrix Experience – BBC Sessions

Jimi Hendrix arrivò a Londra nell’autunno del ‘66 e il suo impatto sulla scena musicale locale è paragonabile a quello del famigerato meteorite sulla vita dei dinosauri.

Non che i vari Clapton, Jeff Beck, Jimmy Page e Pete Townshend furono costretti all’estinzione – per fortuna – ma dovettero misurarsi, tutti, con il polverone sollevato dal suo modo di suonare e con la sua innovativa concezione dello strumento a sei corde.

Jimi era visto come una specie di divinità per via del suo diretto collegamento con il blues ed il rock’n’roll delle origini: era nero, americano, aveva suonato con Little Richard e con gli Isley Brothers – una cosa assai esotica per quel contesto.

Non deve stupire quindi che, al comando della Experience, apparve in trasmissioni come Ready Steady Go! e Top Of The Pops ancor prima di aver completato Are You Experienced?.

Questo BBC Sessions, pubblicato nel 1998, mette insieme tutto quanto registrato per la BBC Radio nel corso del 1967, nonché l’audio dell’unica apparizione tv sopravvissuta al periodo (datata 1969).

Accanto a molti brani che sarebbero diventati classici (Foxey Lady, Fire, Hey Joe, Purple Haze, Voodoo Child), Hendrix e i suoi si cimentano in una serie di cover tra le quali spicca l’omaggio ai Cream appena sciolti: in diretta durante la trasmissione A Happening For Lulu, a metà strada (nemmeno) di una confusissima Hey Joe, inchiodano e attaccano una versione strumentale di Sunshine Of Your Love, con il risultato di mandare tutto all’aria ed essere tagliati («we’re being put off the air!» esclama Jimi rendendosi conto di cosa avesse provocato).

È solo la ciliegina sulla torta di una raccolta che porta con sé moltissimo del fascino e della follia del personaggio Hendrix: impressionante l’esecuzione di vecchi blues come Hoochie Coochie Man, Killing Floor e Catfish Blues, disturbanti i latrati e l’abbaiare che fanno da sottofondo alla divertita versione di Hound Dog; bellissima la rilettura di Can You Please Crawl Out Your Window di Dylan.

Molte anche le curiosità, perché BBC Sessions dimostra che l’incontro Hendrix – Stevie Wonder è effettivamente avvenuto (del tutto casualmente, lì in uno degli studi della radio) e fu pure registrato (la traccia chiamata Jammin’ e la successiva I Was Made To Love Her, con Stevie alle percussioni); le note che accompagnano il disco smentiscono invece una leggenda circolata per parecchio tempo, non è Lennon ai cori in Day Tripper, ma Noel Redding.

Anche se la sensazione è che Jimi prenda il tutto come un grosso gioco (forse rendendosi conto della sua straordinaria superiorità tecnica), l’atmosfera è sempre intensa e colloca questo album esattamente a metà strada tra il suo approccio in studio e il suo modo di aggredire il palco: esaltante ma coinciso.