Lasciamo stare il fatto che i membri dei Lava Lava Love siano tutte persone alle quali l’indie italiano deve molto: Massimo Fiorio (Canadians), Vittorio Pozzato (Canadians, Fake P, House Of All), Oliviero Farneti (Fake P, Pilar Ternera, Spagetti Bolonnaise), Matteo Cantaluppi (storico ometto dietro la consolle del Mono Studio di Milano), con l’aggiunta della voce di Florencia Di Stefano.
Lasciamo stare perché, fatte le dovute presentazioni, mettiamo su A Bunch Of Love Songs And Zombies e ce ne dimentichiamo facilmente: non siamo di fronte ad un all star team che cazzeggia annoiato, non abbiamo nelle orecchie uno di quei dischi fatti tanto per campare.
Dietro il debutto dei Lava Lava Love si sente tanta voglia di pop, puro e diretto come dovrebbe essere, non quello da televisione: i cori potenti e languidi, le botte di chitarra fuzz al centro della pista, le melodie trascinanti e malinconiche (ecco la continuità con i Canadians), la batteria muscolare.
Su tutto, l’amore e gli zombie: un binomio vita/morte indissolubile, la notte e il giorno, e i trentenni malinconici di gioventù.
A Bunch Of Love Songs And Zombies ha il suono di una di quelle feste tra ex compagni di scuola, così agrodolce perché chi lo sa se mai ci si vedrà più. Ma che bello ritrovarsi, fare casino insieme e celebrare l’innocenza perduta! E che lacrime i saluti un attimo prima che il sole venga su! Con i vestiti macchiati dai drink, il trucco sbavato, e i maglioncini abbottonati male di chi si è lasciato andare un’ultima volta, senza rimpianti.
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