Dischi

Noel Gallagher’s High Flying Birds – Noel Gallagher’s High Flying Birds

noel_gallagher_nghfbNeanche a dirlo, ad ascoltare il debutto del più grande dei Gallagher (decidete voi se in senso solo anagrafico) si scopre che i due riottosi fratelli hanno indissolubilmente bisogno l’uno dell’altro («..’cos we need each other / we believe in one another…» – ricordate?).

Sì perché da una parte Liam ha il piglio spaccone, quello rock’n’roll, quello che serve a trasformare anche la rima più becera in un distico gagliardo capace sollevare quindicimila persone da terra; Noel ha invece le canzoni, ma non quella cosa lì. E allora il primo mette la sua sfacciataggine  al servizio di brani non sempre all’altezza (v. sotto la voce Beady Eye); il secondo, proprio dove ci starebbe una botta di adrenalina… niente.

E quindi ciò che si può dire di male di questo Noel Gallagher’s High Flying Birds, è che in fondo è scritto avendo ancora in mente – per la maggior parte dei suoi tre quarti d’ora  – un audience da stadio. Ma qua e là affiora il tentativo di traslare lo sforzo melodico in un contesto più intimo, più da cameretta e di sfattoni che da folle oceaniche, e ben venga (in effetti, nelle intenzioni di Noel non c’è un progetto solista, quanto piuttosto il mettersi a capo di un collettivo di creativi).

Non è che Noel Gallagher sia proprio uno sperimentatore, ma certamente qualche spunto, nel tempo, l’ha avuto (e chissà, magari anche altri poi accantonati in favore del tipico suono Oasis); quel che però the chief sa fare – anzi, quello in cui è maestro – è creare melodie grazie all’immortale  formula ecco tre accordi, scrivici una canzone (poco importa siano quasi sempre gli stessi).

E così, ascolto dopo ascolto prevale la sensazione di trovarsi nelle orecchie esattamente quello che avremmo voluto sentire da lui qui/ora/adesso, dopo un sacco di tempo dall’ultima occasione (Dig Out Your Soul, e forse non è un caso che ci sia lo zampino del produttore Dave Sardy anche qui): nessun furto evidente ad altri (.. ad altri, appunto), cori, digressioni fuori dal seminato (le cose migliori), addirittura qualche brano che sembrava definitivamente andato perso (Stop The Clocks.. allora esiste!), e qualche chorus di quelli memorabili (.. «excuse me if I spoke too soon, my eyes have always / followed you around the room…»).

La chiacchieratissima collaborazione con gli Amorphus Androgynus aprirà nuovi orizzonti (come  il sodalizio con i Chemical Brothers anni ed anni fa), per ora godiamoci Noel così: che non arriverà altissimo come sperato, ma dimostra di saper volare.

3 comments on “Noel Gallagher’s High Flying Birds – Noel Gallagher’s High Flying Birds

  1. Pingback: Noel Gallagher's High Flying Birds - Black Star Dancing – Non Siamo Di Qui

  2. Pingback: Video: Noel Gallagher's High Flying Birds - Everybody's On The Run – Non Siamo Di Qui

  3. Pingback: Oasis - Dig Out Your Soul – Non Siamo Di Qui

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *