Fu Manchu – No One Rides For Free
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Scriviamo di quello che ci piace, ascoltiamo quello che ci pare, rigorosamente in ordine sparso.
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Liam Gallagher e John Squire chiudono alla grande il loro tour.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Buttate un po’ di cash nella riedizione della doubeneck di Jimmy Page!
Gli A Place To Bury Strangers forse non producono così tanto rumore come in passato, ma Pinned e Re-Pinned aprono un nuovo corso affascinante.
Thom Yorke torna a sposare la causa di Greenpeace: giù le mani dall’antartico!
Terzo album solista per Johnny Marr: Call The Comet è il suo lavoro più filosofico e ambizioso.
Forth, ultimo album dei Verve, non è altro che un punto morto.
Paul Weller fa esattamente quello che ci si aspetterebbe da un artista della sua età: True Meanings è un album meditabondo e riflessivo.
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Il gran lavoro (ed il gran risultato ottenuto) per la copertina di Standing On The Shoulder Of Giants è probabilmente l’unica cosa da salvare del peggior album degli Oasis.
Di quella volta che i Pink Floyd fecero volare libero sui cieli di Londra un gigantesco maiale.
Ecco come Klaus Voorman creò l’immortale artwork di Revolver, il più grande disco dei Beatles.
La prima uscita su major e una grande battaglia vinta dai Sonic Youth: ecco cosa si nasconde dietro l’artwork di Goo.