Fu Manchu – No One Rides For Free
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Scriviamo di quello che ci piace, ascoltiamo quello che ci pare, rigorosamente in ordine sparso.
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Liam Gallagher e John Squire chiudono alla grande il loro tour.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Buttate un po’ di cash nella riedizione della doubeneck di Jimmy Page!
Ce l’abbiamo fatta, finalmente ecco le nostre top ten 2012!
Un viaggio in Brasile e indietro nel tempo verso il tramonto degli anni ’60: Gal Costa, Gilberto Gil, gli Os Mutantes, Caetano Veloso e Tom Zé erano gli alfieri della rivoluzione.
In occasione dell’uscita del nuovo album dei The Knife, piccolo salto indietro a Silent Shout: correva l’anno 2006…
Il debutto sulla lunga distanza degli Alabama Shakes mantiene tutte le promesse: Boys & Girls è stato uno dei debutti migliori dello scorso anno.
Tornano i British Sea Power, Machineries Of Joy si apre con un bel giro in bicicletta tra i campi, e poi….
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Il gran lavoro (ed il gran risultato ottenuto) per la copertina di Standing On The Shoulder Of Giants è probabilmente l’unica cosa da salvare del peggior album degli Oasis.
Di quella volta che i Pink Floyd fecero volare libero sui cieli di Londra un gigantesco maiale.
Ecco come Klaus Voorman creò l’immortale artwork di Revolver, il più grande disco dei Beatles.
La prima uscita su major e una grande battaglia vinta dai Sonic Youth: ecco cosa si nasconde dietro l’artwork di Goo.