Fu Manchu – No One Rides For Free
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Scriviamo di quello che ci piace, ascoltiamo quello che ci pare, rigorosamente in ordine sparso.
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
Liam Gallagher e John Squire chiudono alla grande il loro tour.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Buttate un po’ di cash nella riedizione della doubeneck di Jimmy Page!
Riemergono alcuni brani lasciati fuori dall’ultimo lavoro di studio dei New Order, datato ormai 2005.
Sicuri sia una buona idea?
Meg non c’è, e si stente. Blunderbuss però è proprio quello che potevamo aspettarci da Jack White
I Beach House persi nel deserto: ne esce un grandioso cortometraggio, perfetto per le atmosfere evocative di Bloom.
Alla scoperta di Suzanne Ciani, madrina dell’elettronica e dell’ambient.
In occasione dell’uscita del tredicesimo album, i Depeche Mode ospiti di David Letterman.
No One Rides For Free è l’esordio dei Fu Manchu, con il loro immaginario californiano pesante e però agilissimo.
I punti salienti della recente apparizione dei Black Crowes da Howard Stern.
Il gran lavoro (ed il gran risultato ottenuto) per la copertina di Standing On The Shoulder Of Giants è probabilmente l’unica cosa da salvare del peggior album degli Oasis.
Di quella volta che i Pink Floyd fecero volare libero sui cieli di Londra un gigantesco maiale.
Ecco come Klaus Voorman creò l’immortale artwork di Revolver, il più grande disco dei Beatles.
La prima uscita su major e una grande battaglia vinta dai Sonic Youth: ecco cosa si nasconde dietro l’artwork di Goo.