Appunti

Prince, il ping pong, Nemo e tutto il resto.

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Vi proponiamo alcuni degli infiniti aneddoti che hanno come protagonista Prince e che hanno cominciato a tornare, come risacca, nei giorni successivi alla sua scomparsa.

Niente tristezza: preparatevi a grasse risate.

Abbiamo scelto due narratori d’eccezione: Jimmy Fallon e Questlove, co-protagonisti (loro malgrado) di alcuni momenti che definire epici pare restrittivo.

Sarà egocentrismo, saranno pure bizze da star, ma la loro totale assurdità non riesce a mettere in cattiva luce Prince nemmeno per un secondo.

Il primo: quella volta che Questlove si trovò a dover improvvisare un aftershow per Prince, che però gli preferì il pesciolino Nemo

«He just commands and.. what he wishes.. just “clap-clap”»
Ecco: Prince comanda, non c’è altro verbo.
Vuole un party dopo un concerto? Schiocca le dita. Sì, padrone.
Vuole che (quel pasticcione di) Questlove metta su i dischi, anche se è nel bel mezzo di un appuntamento? Sì, padrone.
Vuole che un tavolo da biliardo sia trascinato su per quattro piani di scale per il suo personale sollazzo? Sì, padrone.
Vuole ascoltare l’afrobeat di Fela Kuti…?
No, quello no. Non lo tollera.
Meglio Alla Ricerca Di Nemo. Molto meglio. Sì, padrone.
Ma cos’ha che non va Fela Kuti? Pare nulla in realtà, visto che qualche anno dopo…

Il secondo: quella notte che Prince sfidò Jimmy Fallon a ping pong

«Prince thinks Jimmy’d be funny to play ping pong with»: ci risiamo.
Prince vuole Jimmy Fallon sul palco a tutti i costi, sul finale del suo show al Madison Square Garden, ma soprattutto vuole sfidarlo a ping pong.
O forse no.
Sì, ma non davanti alle telecamere.
E chissenefrega se è notte e Jimmy è diventato papà da un’ora o da un giorno.
Oh, ovviamente, LUI si presenta vestito con un doppiopetto di velluto, ovviamente color porpora.
Cool as fuck.
Sì, ma com’è andata?
«Ask your boy».

Il terzo: Dearly inebriated

È il party per i 40 anni del Saturday Night Live.
Il Plaza Hotel è affollato di celebrità come mai: da Miley Cyrus a Bill Murray; da Jay Z a Jack Nicholson, e via, tutti sul palco allestito ad hoc per ospitare chiunque voglia suonare qualcosa; ne esce una jam di due ore abbondanti, resa fluida dai fiumi di alcol.
All’ultimo, poco prima dell’ora prevista per il dj set di Questlove (ancora lui), qualcuno fa notare a Jimmy Fallon – che ha condotto lo show dal 1998 al 2004 – che Prince si è appena materializzato lì.
«Prince, se ci sei ti sfido a salire sul palco!».
E succede, davvero: Prince si fa strada tra il pubblico e raccoglie la sfida.
Armeggia con la chitarra in un modo che avrebbe fatto impallidire Hendrix e attacca Let’s Go Crazy tra la confusione generale.
Saluti? Auguri al SNL che pure tante volte lo ha ospitato?
Nah, troppo banale.
Due-parole-due, sospese e lasciate lì, un attimo prima di scatenare il delirio: «dearly inebriated…».
Una volta era «dearly beloved..», ma visto il contesto…

1 comment on “Prince, il ping pong, Nemo e tutto il resto.

  1. Pingback: Sono passati cinque anni dalla scomparsa di Prince. – Non Siamo Di Qui

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