Dischi

Shinichi Atobe – Yes

Come era già successo con il precedente Heat, anche Yes è arrivato alla DDS via posta: una busta, un cd con su i nomi delle tracce e tanti saluti.

A dirla tutta, pare che stavolta Shinichi Atobe abbia incluso nel plico una sua fotografia, come a voler dimostrare di esistere davvero. Ammesso e non concesso che quello lì ritratto sia lui, eh.

Ma comunque: Yes.

Bene, decisamente. Oggi la techno sedentaria firmata dal misterioso producer Giapponese si agghinda con un po’ di glitter, sfarfalla tra qualche luce al neon e pare mischiarsi con la house anni ’90, se non anche con scenari sci-fi in stile Tron.

E se, per questo, l’incipit di Yes un po’ spaventa (Ocean 7), ora della successiva Lake 2 un certo ordine sembra ristabilito. Ma al terzo passaggio arriva la title track ed è lì che Shinichi Atobe decide di fondere per la prima volta insieme questi nuovi spunti con il suo meraviglioso impianto ritmico, sempre riconoscibile e rovinato.

La vetta più alta è Rain 3, che unisce nuove e vecchie visioni, spunti melodici preziosamente dreamy e ritmiche dritte.

Allargando la prospettiva, è probabile che Yes non sia altro che un nuovo tassello del puzzle, ancora un indizio di un mistero irrisolvibile. Ma nell’immediato suona come una fantasia.