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Shout Out Louds – Optica

shout_out_louds_opticaOptica è un album diverso dai precedenti lavori degli Shout Out Louds.

Il baricentro rimane sempre saldo sulle melodie a presa rapida, ma non sono più pirotecniche esplosioni pop, o grossi punti esclamativi, quanto piuttosto deflagrazioni soffici e plastiche.

E per questo, almeno in parte, meno efficaci.

Avrà a che fare con l’età, forse, o con la voglia di non fossilizzarsi e provare un altro linguaggio.

Però sembra proprio che la domanda is the vacation long enough to keep me in the game? riveli più la consapevolezza (o il timore) del chiudersi di un cerchio che altro.

E d’altra parte, l’uso spinto di suoni sintetici per creare la cornice dentro cui Optica si muove la dice lunga sulla sua seducente morbidezza, sul suo ammiccare a certe atmosfere anni ’80 (un po’ i Cure più solari, un po’ l’intero movimento new romantic – ma niente di così terribile – certe altre addirittura i New Order, ancora altri passaggi riecheggiano gli Style Council).

Ma anche sul fatto che gli Shout Out Louds hanno contravvenuto ad almeno un paio di regole sempre valide per creare un buon disco: non metterci un’infinità di tempo (invece sono stati chiusi in studio più di un anno) e trovare un produttore, perché ad autogestirsi si rischia di perdersi (e infatti Optica è autoprodotto).

Però, però.

In realtà ne è uscito un album zeppo di dettagli, di piccoli ceselli, trucchetti, cose da ascoltare. Molto, molto denso, e lungo (solo 2 su 10 vanno sotto i 4′). E, per non farsi mancare nulla, è stato anticipato dai 7′ di Blue Ice (una delle più sontuose) distribuito in un’edizione limitatissma (10 copie) fatta, letteralmente, di ghiaccio.

Un disco, tra l’altro, tolto il minutaggio eccessivo, che forse sarebbe stato legittimo aspettarsi dai Phoenix.

È pregio e limite allo stesso tempo: perché tutti gli elementi del suono degli SOL sono qui, ma occorre un setaccio per trovarli veramente. Unico immediatamente riconoscibile, la voce di Adam Olenius, che funziona particolarmente bene su questi mid-tempo disperati (certo, e poi Chasing The Sinking Sun non pare proprio una traccia di Our Ill Wills coperta con questo nuovo tessuto?).

Vedremo dove andranno gli Shout Out Louds affievolite le loro manie di grandezza, qui spinte ai livelli massimi, per ora Optica racchiude tutto in una bolla di sapone e via verso una freddissima notte di primavera.

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