Sun Glitters – Everything Could Be Fine

E’ una pace inquieta, quella di Everything Could Be Fine. Un armistizio di dettagli scintillanti, di riverberi. Come il sole sui campi a primavera, la delicatezza fuori posto di una libellula in città.

E’ il primo lavoro sulla lunga distanza, dopo una serie di ep (c’è tutto su bandcamp, ovviamente) dei Sun Glitters (trattasi in vero di one man band, ma tant’è) dal Lussemburgo. Va a tuffarsi dritto dritto nel mare magnum della chilwave dei tempi nostri, emergendone per tocco meticoloso ed naturalevocativo (menzione d’onore anche agli artwork, vedere vanished moments).

Un album di quelli che vorresti per il morning after, quando ti svegli e non sai se/con chi/dove sei stato né perché. O vorresti risuonasse nella valle imbevuta di luce, che non riesci bene a vedere da lontano dove va a finire (finisce?) ma poi non è che te ne frega molto, si sta così in pace, così riconciliati, eppure.. tutto potrebbe essere ok, così non è.
Il diavolo sta nei dettagli, diceva qualcuno, proprio quelli che i Sun Glitters vanno a scovare negli angoli più shoegaze del loro suono.

Ma non solo. C’è anche la versione rimescolata (e lunga, e un po’ danzereccia) di Everything Coud Be Fine: Everything Could Be Remodelled And That’s Fine!, per le anime che non trascurano il dancefloor. Sia mai!