Appunti Libri

The Beatles Revolution

Il sound dei Beatles era smagliante, rendeva luminoso il ritmo del rock’n’roll, lo trasformava in un battito fluido e scintillante, ne levigava gli spigoli, lo lanciava nell’aria come una palla colorata.

[…]

Avevano portato a sintesi l’energia quasi imberbe delle voci giovanili, quelle voci “teen” che per la prima volta osavano sfidare il timbro virile dei crooners e della musica adulta; l’eros liberato, e liberatorio, dei ritmi post bellici; il fascino “futurista” dell’elettrificazione, tanto che fu con loro che nelle vetrine di tutto il mondo, tra i sogni proibiti degli adolescenti invaghiti di musica, comparve la scatola grigia degli amplificatori.

In aggiunta a tutto questo – che già era moltissimo – l’idea, anche quella nuova, che la libertà fosse a portata di mano per tutti, a partire da noi ragazzi. La libertà di vestirsi come si voleva, di portare i capelli lunghi, di coltivare idee che i padri avrebbero volentieri reciso, di immaginare (anche prima che le sostanze lisergiche o altre droghe prendessero piede) tutti i mondi possibili, di vedere e toccare anche le cose mai viste prima.

Sono queste le parole di Michele Serra che aprono il volume che La Repubblica e L’Espresso dedicano in questi giorni ai Beatles, in occasione dei 50 anni tondi tondi dalla nascita del loro mito. Esattamente in questo giorno (5 ottobre) del 1962, infatti, usciva Love Me Do, e nulla sarebbe stato più lo stesso.

cop-BEATLES--500x400E’ una frase che siamo abituati ormai a sentire, a cui ci siamo, in qualche modo, assuefatti.
Molto, moltissimo è stato scritto sui Fab Four, e questo The Beatles Revolution, se vogliamo, serve piuttosto a trasmettere quel messaggio lì alle nuove generazioni, più che a completare gli scaffali di chi di Lennon, McCartney, Ringo e Harrison sa già tutto (.. ma che fotografie! E che cura dei dettagli!).
In altre parole, è la risposta più con creta che si possa dare alla domanda: papà, chi erano i Beatles?

Il ricordo personale di Michele Serra (la sua scrittura è sempre sublime) introduce il racconto agile di Ernesto Assante, Gino Castaldo, Vittorio Zucconi, evidentemente a loro agio nel ripercorrere quel decennio incredibile.

Non usano un tono da veterani, né da sopravvissuti. E’ come sedersi sulle gambe del nonno, e sentire una fiaba, incredibilmente vera e con un occhio di riguardo alle conseguenze degli eventi che vengono narrati.

Dal Merseyside alla conquista del mondo, la forza di The Beatles Revolution sta proprio nella narrazione, nel non essere piatta cronistoria o mera compilazione, ma nel far trasparire l’entusiasmo consapevole di chi ha vissuto il momento e capito l’eredità che quattro uomini straordinari ci hanno lasciato.

Consigliatissimo.

0 comments on “The Beatles Revolution

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *