Dischi

The Bluebeaters – Everybody Knows

bluebeaters_everybody_knowsQuanto reggete i ritmi in levare dello ska? Personalmente non molto, non un intero disco almeno (ma sia chiaro che vale in generale, Madness compresi).

La questione è un po’ sempre la stessa però… questo ritorno dei Bluebeaters senza Giuliano Palma offre quale ottimo spunto – se non per ricredersi, almeno – di curiosità.

Everybody Knows è fatto di sole cover: soprattutto di brani molto lontani dall’universo ska/reggae ed è questo che lo rende così godibile.

I Bluebeaters si spingono insomma in mondi distanti e riescono nell’impresa di rappresentarli con stile, avvicinarli al loro sentire senza smarrire la via, scordandosi di cosa ha reso quelle canzoni tanto speciali.

Ed ecco che in Hungry Heart di Springsteen il sax (che fu) di Clarence Clemons è esattamente dove dovrebbe essere: a dettare il ritmo della fuga; una versione sbarazzina di Teenage Kicks viene mischiata con Revolution Rock e quindi scaraventata giù nel garage di Pimlico dove i Clash registrarono London Calling con la Giamaica nel cuore; c’è spazio anche per una Girlfriend In A Coma che spoglia gli Smiths di ogni drammaticità ma mette in risalto una sorta di vena caricaturale di Morrissey; Roll With It (Oasis) è puro intrattenimento da rude boy.
Due ardite versioni spiccano su tutto: Everybody Knows This Is Nowhere di Neil Young e una strepitosa The Model (Kraftwerk).

E quando i Bluebeaters, poi, si riaccostano ai Caraibi è un piacere che sa di riconciliazione (Somebody Has Stolen My Girl, Catch That Teardrop); in chiusura, La Mia Gheisha di Tenco è il trait d’union con i tempi di Giuliano Palma, ma senza guardarsi neppure un attimo alle spalle.

Let the good times roll.

 

0 comments on “The Bluebeaters – Everybody Knows

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *