Dischi

The War On Drugs – A Deeper Understanding

Come and take my hand babe
there’s a turn in the road we’ve been takin’
let it set you free
cuz there’s a rhythm in the way that we’ve been moving
there’s a darkness over there but we ain’t going

A Deeper Understanding è un imponente flusso di coscienza nel quale dolore e bellezza sono lanciati a tutta velocità e tanto saturi da mandare in overdrive ogni possibile percezione; e quando è troppo, le chitarre liberano i sensi da un tormento intenso: volano, si arrotolano e stridono in mille eco eteree ed inafferrabili. E ci si trova a vivere per questi momenti di liberazione, che sono ricorrenti, agognati, spasmodicamente attesi.

Adam Granduciel lo sa bene e usa ripetutamente questo trucco: finisce che i suoi War On Drugs sfornano il secondo capolavoro di fila. Stavolta lo fanno per una major, la Atlantic, dalla quale hanno ottenuto totale libertà: prova ne sia che il primo singolo da A Deeper Understanding è la traccia centrale del disco, quella Thinking Of A Place che dura oltre undici minuti nei quali architettano e mettono in scena una serie infinta di ipnosi emotive, destinate ad essere sovvertite e riprese, e lo fanno senza mai cambiare registro. Un meccanismo che ricorda da vicino il Dylan di Blood On The Tracks.

In questo senso, A Deeper Understanding è (meravigliosamente) Lost In The Dream moltiplicato esponenzialmente per se stesso: le fughe, la densità spinta, gli improvvisi stacchi sonici e il canto sfibrato di Granduciel, che qui si (auto) rappresenta a pochi passi dalla nebbia, poco dopo la perdita e un attimo prima di smarrire anche se stesso; è come se giocasse continuamente a nascondere la speranza un passo più in là.