Appunti

Piatto forte: È facile.

Piatto-forte-1-150x150Sarà il momento giusto per dire la mia su Piatto Forte? Me lo domando perché siamo “solo” al lancio del secondo singolo, ma oggi è stato palesato il terzo tormentone. Se seguite online un po’ gli UWT avrete capito che mi sto riferendo a Il Tirannosauro, Non Soddisfa e Selecta, fra i pezzi promossi più o meno recentemente.

Vi tranquillizzo anche sul fatto che in via di massima un album com Piatto Forte non rientra a piedi uniti nella selezione di Non Siamo Di Qui se non fosse che è esattamente uno di quei dischi per cui la sottoscritta si infogna. Non uso questo termine a caso: si tratta quasi di uno stato d’animo. Di un non procedere. Di un non voler riconoscere che ho sotto mano una dozzina di pezzi ai quali mi sono attaccata come una cozza perché c’è poco da dire: sono forti.

Il nuovo album degli Useless Wooden Toys è proprio una portata principale, conta accoppiate di featuring su ogni pezzo che colpiscono un ampio spettro di interesse e nomi che sono emersi fino ai più recenti ultimi 5/6 anni all’interno di almeno tre diverse scene italiane di stampo indipendente. L’occhiolino esplicito verso album che hanno avuto recensioni in tutti i casi positive e personalità restate singolari in ogni collaborazione e allo stesso tempo ad alcune chicche che ritrovate sparse qua e là, e se avete presente la scuderia de La Valigetta potete intuire i riferimenti.

ghemon

Un pomeriggio riascoltando Selecta (perdonatemi, ma è diventato veramente un tormentone) mi è venuto in mente un effetto analogo con l’Amari Night Members Club con cui in realtà condivide molti nomi. E facendo riferimento proprio agli Amari della Pacca sulla Spalla devo ammettere che ogni ospite è rimasto riconoscibile, ben inserito e pienamente autonomo. E quando ascolto i vari pezzo mi riporto un po’ a casa i nomi delle amiche di Patrizia degli Ex-Otago, le melodie spesso un po’ appiccicose degli Amari, citazioni per la sottoscritta ancora ignote di Supa e Bassi Maestro, quel certo non so che di Dargen, la carica silenziosa del cantato dei My Awesome Mixtape e i testi di Piotta.

Ma poi, secondo voi, per quanti mesi ci andremo ancora ‘in giro’ con questo album? Durante la visione del video di Non Soddisfa in esclusiva per Wired mi sono accorta di aver effettivamente spiegato a tre persone diverse cosa fosse il seitan e non averlo capito io stessa – probabilmente – e sono emerse un po’ di congetture sulla presenza di frasi fatte e approcci sociali, tipo che farsi piacere il sushi era tanto 2007, come un po’ tutte gli altri riferimenti simbolici del pezzo: un po’ il sapere che c’è del sopravvalutato nel mondo. E ritrovarmi però ad essere felice per la presenza di SWIM, con le sensazioni asettiche e un po’ postmoderne e una cravatta rosa da prima comunione.

Arrivi ad una digestione finale in cui va tutto bene, rivoluzioni, fine del mondo, amici e la necessità di muovere il bacino sul dancefloor. Ma dischi come questo vanno sfruttati per conoscere meglio le realtà con cui hai a che fare e allargare gli orizzonti. Quindi a me resta solo una cosa da fare: lasciarvi con Io e Rodo al Bar e ve la propongo come 16esima track con questo remix dei Scuola Furano.  Abbiatene cura.

Io e Rodo al bar ( Scuola Furano Beers of Life Dub ) by Scuola Furano

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