Avete presente Bromst? L’ultimo album di Dan Deacon. No: non quello in cui lui fa il pazzo e che ti fa ricordare gioiosi momenti di crowdsurfing, djset umidi e il pellicciotto da tigre. L’altro.
Quello scuro. Bromst infatti è un album che merita ma che mi fa ricordare un lavoro sulla musica che difficilmente associo a Dan Deacon. Infatti qui si va più verso la psichedelia, l’immersione nel suono, la conoscenza del suono, proprio faccia a faccia e a piccoli passi. E’ un disco che viene quasi centellinato, e proprio per questo da dover rivalutare.
Anche per questa motivazione, la scelta di usare un linguaggio di immagini pacate e, in un certo senso di altri tempi, per il video di Surprise Stefani è davvero intelligente. Qui c’è la carta, ci sono quasi otto minuti di fotografie e immagini che sono una didascalia ovattata ma allo stesso tempo estremamente significativa, un invito effettivo alla messa a fuoco di quello che si sta ascoltando e vedendo.
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