Will Butler – Policy

Mi sono svegliato e le tue erano mani coperte di sangue
il mio amico ha chiesto «sta per succedere qualcosa, è questa la fine?»
non lo so, ma stai sicuro che non è l’inizio… 

Debutta come solista Will Butler – polistrumentista e testamatta degli Arcade Fire, fratello di Win – ed è una goduria che dura meno di mezz’ora (bene).

In Policy c’è di tutto, a partire dalla fantastica Take My Side (la reincarnazione più credibile di Iggy Pop sentita negli ultimi anni), giù verso universi gommosi e alterati – Anna, la coralità di Son Of God – visioni atroci e paranoie varie, punk, wikileaks, luci al neon e abiti sartoriali impeccabili macchiati delle peggio cose.

In questi 27′ convivono ballate pianistiche e Talking Heads, sfuriate e improbabile giocosità – un mischione che pare sbucato fuori da anni più liberi, non dai giorni nostri.
Roba degna del personaggio, improbabile canadese schizoide e di successo, roba che riporta alla mente e alle orecchie certe scorribande sonore di Iggy & David.

Bisogna dirlo, bravo Will – e chi se lo aspettava?