Sono passati quattro anni da Swim, un’era geologica nell’attuale mercato discografico.
Intanto Caribou si è sdoppiato e ha puntato forte anche sui suoi dj set a nome Daphni, ma ha anche ha dilatato i suoi ritmi di lavoro per dedicarsi alla paternità e approfondito le sue radici inglesi; soprattutto, in questi anni la sua musica è stata ovunque e lui, Dan Snaith, ha raccolto gli abbondanti frutti (e talvolta i cocci) di quel seminato.
Non deve stupire troppo quindi che questo Our Love, attesissimo, si collochi a mezza via tra il comodamente familiare e il sinuosamente nuovo.
Asciutto della psichedelia spigolosa del suo predecessore (ma anche, in una certa misura, della sua immediatezza), Our Love innesta su alcuni marchi di fabbrica Caribou (l’onomatopea, la ripetitività, il tono mai esaltato) un impianto che pesca per lunghi tratti dal r&b e dal soul.
Senza pudore e spinti da un minimalismo finora inedito, episodi come Silver, Your Love Will Set You Free, Second Chance, Dive, e (soprattutto) Can’t Do Without You finiscono per lenire prepotentemente l’acidità che dominava Swim, sostituendola ad una specie di adulto languore post-orgasmico.
Ed è magnifico così.
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