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Damon Albarn – The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows

The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows – oltre prendere in prestito il titolo da un verso del poeta John Clare – si fonda su un’idea pretenziosa: creare un suono in armonia con la natura intorno, il paesaggio e il passare del tempo lungo l’orizzonte che si può contemplare dalla casa di Damon Albarn nei pressi di Reykjavík.

Albarn ha scoperto l’Islanda in tempi insospettabili, nel 1996 per fuggire – racconta – da quella follia che era diventata ‘la scena’ all’apice (decadente) del britpop.

Se n’è innamorato così tanto che ha preso casa lì da vent’anni e più, però solo nella seconda metà del 2019 ha avuto l’occasione di portarci un po’ di musicisti e provare a realizzare la sua idea.

Il resto della storia è quasi prevedibile: la pandemia ha colto tutti alla sprovvista e lui si è ritrovato con un po’ di registrazioni – brani orchestrali e bizzarri – senza una forma definitiva. Quando finalmente si è deciso a farci qualcosa, all’inizio del 2021, si è isolato nel countryside inglese con la famiglia, ha portato con sé Simon Tong e ha accatastato in un vecchio fienile senza riscaldamento quello che gli serviva per registrare altra musica.

Il suo terzo album solista (o secondo dopo Everyday Robots, se non si conta Mali Music) è nato così, mettendo insieme due esperienze diverse legate soprattutto dalla voglia di fare a discapito dei tempi deprimenti sui quali veleggiamo.

The Nearer The Fountain è un album di sottile vitalità, che ondeggia sinuoso come una preghiera di riconciliazione: dell’uomo con la natura, dell’uomo con il suo spirito creativo.

E, nonostante le premesse, non si tratta affatto di un’opera contemplativa e statica, tutt’altro; il ritmo c’è, l’equilibrio tra calma e vigore è riuscitissimo. Per questo, anche, è un disco fondamentalmente inquieto, che ispira una rappacificazione preoccupata tra intenti più profondi.

Se esiste un grado zero della bellezza, ed un grado zero della poesia, col suo fare indomito, cosmopolita, idealista eppure concretissimo Damon Albarn stavolta è andato paurosamente vicino ad entrambi.