Straight Outta Compton è arrivato in un momento tale da essere ricondotto, da alcuni, ad una operazione messa su ad arte per cavalcare il clamore mediatico generato dai tumulti razziali che hanno interessato molte città degli States quest’anno (e non solo); altrove s’è detto che, proprio per non fomentare le proteste, sarebbe stato più opportuno rimandare l’uscita di questo film.
Invece il timing è perfetto: la storia dei N.W.A non riporta affatto le lancette indietro di quasi due decenni e neppure è uno di quegli strani ricorsi della storia; è lì a ricordare a tutti l’esistenza di almeno un paio di problemi nient’affatto risolti, quindi endemici: il razzismo e l’eccessiva violenza di cui fanno gran sfoggio le forze dell’ordine in alcune zone degli USA (ammesso e niente affatto concesso che a certi atteggiamenti – mai pareggiati dal senso di responsabilità – si possa dare una precisa collocazione geografica).
I N.W.A furono i primi ad avere abbastanza palle per denunciare questi abusi, ancor prima che centinaia di migliaia di persone di colore scendessero in strada per chiedere un cambiamento (anche con violenza): Fuck Tha Police.
Forse quella canzone fu un fiammifero gettato in una polveriera; certamente, focalizzò l’attenzione del mondo su quello che accadeva quotidianamente nei sobborghi di L.A. (Compton come molti altri posti).
Questo documentario di Noisey riassume in meno di 15′ tutto il mondo dietro Fuck Tha Police, ma anche (ed è questa la parte più interessante, perché forse inedita) l’impatto di essa sui suoi creatori e sui suoi destinatari.
0 comments on “Video: la storia di Fuck Tha Police”