Esistono band che da anni pubblicano in pratica sempre lo stesso disco. Uno sforzo di ridondanza apprezzato dai fan e sottolineato dai detrattori.
Dal 1975 un disco dei Motörhead è un disco dei Motörhead. Non ci troverete altro dentro se non i Motörhead e non somiglierà a nient’altro se non ad un altro disco dei Motörhead.
Anche The Wörld Is Yours, come i lavori che l’hanno preceduto, non fa eccezione. Lemmy grugnisce e ribolle con la sua voce incatramata (scivolando ogni tanto sulle esse), Phil Campbell tira accordi e assoli come nella migliore tradizione e Mikkey Dee malmena le pelli come un dannato.
Il singolo Get Back In Line, già disponibile dallo scorso dicembre, ha anticipato l’uscita del disco. Fra i dieci brani della scaletta si segnalano anche I Know How To Die, Devils In My Hand e I Know What You Need.
Un album che non deluderà i fan sfegatati. Un disco buono per togliersi lo sfizio per chi ritiene che i tre più celebri lavori della band dell’ex Hawkwind possono essere usati come calzante esempio della teoria geometrica dell’uguaglianza: se Overkill è uguale a Bomber e Bomber è uguale ad Ace Of Spades, allora Overkill è uguale ad Ace Of Spades.
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