Kurt Cobain – Montage Of Heck: The Home Recordings

Totalmente senza senso nonostante le scuse accampate da chi l’ha curato, ecco com’è Montage Of Heck: The Home Recordings.

D’altra parte, non a torto Kurt Cobain aveva lasciato scritto a chiare lettere di non pubblicare mai queste registrazioni.

Il disco vorrebbe essere la colonna sonora del documentario Kurt Cobain: Montage Of Heck, ma il solo fatto che siano due le edizioni pubblicate – una standard di 13 tracce e una deluxe che arriva a 31 – è un buon indizio sulle effettive intenzioni dei suoi compilatori.

Altro che portare l’ascoltatore nell’intimità casalinga di Kurt (cosa già di per sé orrenda), altro che farlo conoscere alle nuove generazioni: esattamente queste nuove generazioni cosa dovrebbero mai capire o tirare fuori da questi bozzetti, questi collage sonori, questi strimpellamenti da salotto (nemmeno da falò sulla spiaggia, chiariamoci), cosa potrebbero mai capire.. il processo creativo dei Nirvana senza tenere in debita considerazione l’apporto di Grohl e Novoselic?

Spacciare poi un frammento di And I Love Her come l’equivalente di un singolo e questo come un “disco solista” di Kurt… siamo molto oltre il raschiare il fondo del barile.

Quindi va detto a chiare lettere che, anche senza tirare in ballo la presunta sacralità del culto dei Nirvana, questo disco è una porcata.

Oltre contenere roba della quale nessuno dovrebbe (moralmente) curarsi ed oltre rappresentare una violazione delle volontà del suo autore, vista la qualità quantomeno infelice del materiale raccolto, questa roba (non c’è altro modo per definirla) comunque non è fatta per essere ascoltata: a prescindere da chi ne sia l’autore – semplicemente e crudelmente – non è interessante.

E invece, in modo ostinato, questo Montage Of Heck: The Home Recordings soddisfa le necessità di business e dà sfogo agli istinti voyeuristici di tutti coloro che sono animati da una incomprensibile voglia/volontà di conoscere a tutti i costi tutto.
Insomma, oltre al fatto di non essere interessante è morboso.

Quindi equivale a certi accanimenti gossippari, a certe foto scandalistiche e pruriginose, e così facendo s’imbuca nel lungo filone di ossessività mediatica che ha finito per contribuire al suicidio di Kurt Cobain.

Complimenti.