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Snoop Dogg – Bible Of Love

Gangster, entusiasta consumatore di mariujana, superstar miliardaria del rap con tanto di imminente stella a suo nome sulla walk of fame, autoproclamato pappone e qualche tempo fa persino rasta… insomma tra tutti i lati che Snoop Dogg ha mostrato di sé da quando è apparso sulle scene mancava quello spirituale ed eccolo qui. Visti i trascorsi, è comunque il meno prevedibile.

Ma lui, dice, ha voluto come tornare bambino e rendere omaggio alla sua comunità stretta attorno alla parrocchia ed al gospel.

Lo ha fatto con questo Bible Of Love, che brilla per commitment ma ha il grosso difetto di tirarla alla lunghissima: più che una preghiera un’intera messa, più che una lode una estenuante elegia. Insomma, il minutaggio esagerato (che supera abbondantemente le due ore!) rende il nuovo lavoro di Snoop Dogg – con molti amici e qualche leggenda, tipo Patti LaBelle – meno concreto di quello che in realtà sarebbe.

Anche perché il messaggio è di per se stesso abbastanza scontato e certamente non fraintendibile: grazie dio per tutto questo, tanto amore per te che sei onnipotente e mi farai svegliare anche domattina.

Rimane un’opera unica, da mettere su non tanto per avvicinarsi al divino quanto per provare ad immergersi completamente nell’ambiente di Snoop Dogg bambino ed evocare coordinate distanti, che sono ancora la quotidianità di molti afroamericani.

Da questo punto di vista, Bible Of Love è riuscitissimo.