Dischi

The Phoenix Foundation – Buffalo

«I am the buffalo, through the oceans I do roam..» eccerto. Chi, d’altra parte, non ha mai visto un bufalo nel mare, o il mare dentro ad un bufalo?

Però nel mondo dei Phoenix Foundation questa cosa pare assolutamente possibile. O almeno, appare: sottoforma di una tremenda ed irresistibile allucinazione / psicodelizia estiva.

Buffalo è uscito lo scorso anno in Nuova Zelanda, e approda al mercato europeo in questa afosa estate sotto l’egida della londinese Memphis Industries.

E’ un concentrato di dolcezze pop fatte apposta per sognare ad occhi aperti tra gli echi dei Beach Boys più languidi e della summer of love più sfrenata, quella in cui tutto era possibile. Chitarrine dolci, melodie leggere come piume, a presa rapida.

Ci sono il sole a picco, i gabbiani su una spiaggia incontaminata, e gli scampanellii di Flock Of The Hearts che risuonano suggestivi. O quei miraggi incalzanti ed umidi che solo il caldo può provocare (Buffalo), magari gli echi lontani di una festa un po’ malinconica di fine stagione, con i balli lenti (Skeleton), gli amori che durano un respiro solo (Wonton). E poi: che voglia di mettersi a nuotare, guardare la spiaggia da lontano e decidere di non tornare più (Golden Ship).

I Phoenix Foundation confezionano una perfetta manciata di delicatessen agrodolci e speciali, che hanno la fondata pretesa di durare ben più di una stagione.

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