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Video: il leggendario studio mobile dei Rolling Stones

Da tempo ormai tutto quello che serve per registrare un brano, o un album intero, strumenti inclusi, sta dentro un computer (anche meno).

Ma per decenni e decenni non è stato così. Toccava andare in uno studio di registrazione, che aveva certi orari (certo divenuti meno rigidi con il passare degli anni) e costava molto – quindi non c’era granché margine per cazzeggiare in attesa dell’ispirazione.

Nel 1968 i Rolling Stones si stufarono di questo protocollo e iniziarono a costruire il Rolling Stones Mobile Studio: un camion che conteneva tutto l’occorrente per registrare e che – in quanto veicolo – poteva essere guidato qua e là all’occorrenza.

Come raccontano questi video, fu un investimento folle: primo, perché dovettero inventarsi da zero come allestire una cosa del genere; secondo, perché molte delle attrezzature dovettero essere costruite, o assemblate, ad hoc per adattarsi a quello spazio ristretto e alla complessa logistica dell’operazione.

Per rientrare dei costi, e dato che molti loro pari avevano la stessa esigenza (quella, appunto, di registrare ovunque ed in ogni momento della giornata), Jagger, Richards & co. iniziarono a noleggiare il Rolling Stones Mobile Studio in giro.

Solo per citare alcune delle sue avventure: i Led Zeppelin lo usarono per il loro terzo e quarto album, oltre che per Houses Of The Holy; catturò la performance di Bob Marley al Lyceum di Londra finita sul leggendario Live!, gli Who ne fecero ottimo uso per Who’s Next e lo stesso i Santana per Moonflower. La lista è lunghissima e include due album leggendari degli stessi Stones: Sticky Fingers e Exile On Main St.

Se volete visitarlo, vi tocca un viaggio in Canada, nella ridente Calgary, al National Music Center.