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Alex Turner – Submarine

Submarine-300x300Curiosa ed impietosa coincidenza.

Escono a pochi giorni di distanza un’anticipazione del nuovo album degli Artic Monkeys e questo ep a firma del solo Alex Turner, colonna sonora del film Submarine (amara commedia di formazione su un giovane albionico ovviamente abbastanza sfighello e con qualche problema di troppo con l’altra metà del cielo).

E dove Brick By Brick un po’ delude, facilona e tamarra com’è, questo mini album mostra il lato più delicato e cantautorale del leader degli Arctic Monkeys.

Chitarra acustica e poco altro, sei brani che sembrano risuonare da una sala da ballo piena solo delle frustrazioni romantiche di un adolescente, che ha visto bene cosa vuole, ma non ha idea di come raggiungerlo (a pensarci, situazione comune a molte persone anagraficamente più grandi).

Solo Piledriver Waltz s’impenna dal mood generale, candidandosi ad essere una delle migliori composizioni pop mai uscite dalla penna di Turner, che fa un ulteriore passo avanti verso l’olimpo dei songwriter albionici (quel «you look like you’ve been for breakfast at the heartbreaker hotel» è una piccola meraviglia).

Arrivati in fondo a Sumbarine le strade della band e del suo leader s’incrociano: tutti a sperare che in Suck It And See ci sia questa qualità, ma convinti anche che Alex Turner abbia abbandonato la sua poetica fatta di sbronze, risse notturne e poliziotti fantocci per qualcosa di più adulto.

1 comment on “Alex Turner – Submarine

  1. Pingback: Arctic Monkeys - Suck It And See – Non Siamo Di Qui

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